Pagamento straordinario per chi è in povertà: ecco quando arriva il bonus e chi lo riceverà

Il nuovo bonus straordinario previsto per chi vive in condizioni di povertà rappresenta una delle più significative novità introdotte dal governo per rafforzare il sistema di protezione sociale nel corso del 2025. Questo contributo, destinato ai beneficiari dell’Assegno di Inclusione (Adi), mira a evitare vuoti di sostegno economico nei periodi di sospensione del beneficio, fornendo una integrazione temporanea a quelle famiglie che si trovano in una situazione di particolare vulnerabilità a causa dell’interruzione del ciclo ordinario di erogazione delle mensilità regolari.

Chi riceverà il contributo straordinario e quali sono i requisiti

I destinatari del contributo straordinario sono i nuclei familiari che hanno concluso le prime 18 mensilità di percezione dell’Assegno di Inclusione. Al termine di questo periodo, la normativa prevede infatti una sospensione di un mese, durante la quale non viene corrisposto il beneficio regolare. Il bonus interviene proprio per colmare questo vuoto, purché siano soddisfatte precise condizioni:

  • Presentazione della domanda di rinnovo: Le famiglie interessate devono aver inoltrato richiesta di rinnovo dell’Assegno di Inclusione.
  • Verifica dei requisiti: L’INPS verifica puntualmente la sussistenza dei requisiti ISEE e degli altri criteri di legge previsti per l’accesso al beneficio.
  • Requisiti anagrafici e familiari regolarizzati: Solo i nuclei i cui dati risultano regolarizzati riceveranno il contributo, evitando così situazioni di sospensione dovute a problemi amministrativi o di documentazione.

Questo intervento straordinario si applica a tutto il territorio nazionale, senza distinzioni regionali o limiti di platea: il decreto-legge 26 giugno 2025, n. 92, convertito nella legge 1 agosto 2025, n. 113, ha stanziato 234 milioni di euro per il finanziamento dell’intera operazione.

Quando arriva il pagamento del bonus straordinario

La tempistica di erogazione del bonus è strettamente collegata alle date di presentazione della domanda di rinnovo dell’Assegno di Inclusione. I criteri fissati da INPS sono i seguenti:

  • Per le domande presentate entro il mese di luglio 2025, il pagamento è programmato per il 14 agosto 2025. In alcuni casi, la disponibilità sulla Carta Adi potrebbe essere visibile già la sera del 13 agosto.
  • Per le domande presentate successivamente (da agosto in poi), il contributo straordinario sarà erogato insieme alla prima mensilità del nuovo ciclo di Adi, comunque entro il mese di dicembre 2025.

Pertanto, chi ha concluso le 18 mensilità e ha regolarizzato la propria posizione amministrativa, riceverà il bonus entro il mese successivo alla presentazione della domanda di rinnovo. Da sottolineare che il bonus viene accreditato contestualmente alla prima mensilità del nuovo periodo di Assegno di Inclusione, garantendo così continuità al sostegno economico.

Importo del bonus: a quanto ammonta il contributo

L’ammontare del contributo straordinario è stato fissato in modo chiaro dalla nuova normativa: esso è pari a una mensilità dell’Assegno di Inclusione del nuovo ciclo, con un tetto massimo di 500 euro. L’importo effettivo può variare in base alla situazione economica e alla composizione del nucleo familiare, seguendo le regole ordinarie per il calcolo dell’Adi.

Questa somma non va confusa con gli arretrati eventualmente dovuti per mensilità pregresse: si tratta infatti di una forma di supporto temporaneo, prevista solo per il mese di sospensione tra il primo e il secondo ciclo di beneficio. Non è quindi un pagamento ricorrente, ma una tantum.

Coloro che hanno arretrati in sospeso relativi a mensilità precedenti al mese di transizione, riceveranno in concomitanza anche tali somme, sempre secondo i criteri di verifica e regolarizzazione da parte dell’INPS.

Procedure, impatti sociali e obiettivi della misura

Come si ottiene il pagamento

Per ottenere il bonus straordinario occorre seguire una precisa procedura:

  • Presentare la domanda di rinnovo dell’Assegno di Inclusione tramite i canali INPS, portale web o patronato.
  • Sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (Pad) entro le scadenze fissate, che per i rinnovi di luglio è il 30 giugno dell’anno in corso.
  • Verificare che tutte le condizioni di ISEE e status familiare risultino regolarizzate.

Il sistema INPS provvede in automatico all’erogazione del bonus insieme alla prima mensilità del nuovo periodo di beneficio, senza necessità di ulteriori istanze.

Impatto sulle famiglie e motivazione della misura

La decisione di introdurre un contributo straordinario risponde all’esigenza di garantire continuità e stabilità economica ai nuclei più fragili, evitando che il breve periodo di sospensione istituzionale si traduca in disagio o emergenza sociale. Il rischio di povertà assoluta nei momenti di transizione ha infatti spinto il governo a predisporre una soluzione temporanea capace di azzerare la finestra di interruzione.

Questo intervento si inserisce nel quadro più ampio del rafforzamento del welfare italiano, come confermato dalla Legge di Bilancio 2025 che ha aumentato gli importi ordinari dell’Adi e stanziato risorse aggiuntive destinate alle famiglie svantaggiate. In precedenza, la sospensione di un mese poteva generare incertezza e disagio, specie per chi dipende in modo quasi esclusivo dall’erogazione del sussidio per le spese quotidiane: la misura straordinaria consente invece di pianificare le spese senza soluzioni di continuità e rafforza il senso di inclusione sociale.

Categorie escluse e casistica particolare

È importante sottolineare che non tutte le famiglie in povertà riceveranno automaticamente il bonus: quelle che hanno sottoscritto il Patto di attivazione digitale dal 1° luglio in poi riceveranno il primo pagamento solo ad agosto, e non nel ciclo di luglio. Allo stesso modo, chi non ha presentato la domanda di rinnovo o non ha regolarizzato il proprio status anagrafico, ISEE o familiare, resta escluso dal beneficio.

Prospettive future e possibili aggiornamenti

La misura del bonus straordinario potrebbe costituire un precedente destinato a orientare le future politiche di inclusione sociale, anche oltre il 2025. L’attenzione alla continuità dei pagamenti e alla prevenzione delle ricadute sociali della povertà testimoniano una crescente sensibilità istituzionale verso i temi della marginalità economica e della protezione delle famiglie vulnerabili.

La normativa in continua evoluzione suggerisce che nuovi interventi potrebbero essere introdotti nei prossimi anni, anche attraverso ulteriori incrementi degli importi ordinari o nuove forme di integrazione alle prestazioni assistenziali.

In definitiva, il contributo straordinario legato all’Assegno di Inclusione rappresenta una risposta concreta alle esigenze dei cittadini in difficoltà, assicurando risorse aggiuntive proprio nei momenti di maggiore incertezza e consolidando il principio di equità nel sistema di welfare italiano.

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