Cosa sono le disponibilità liquide nel conto economico? La risposta dell’esperto

Nel bilancio d’esercizio, le disponibilità liquide rappresentano l’insieme delle risorse finanziarie detenute da un’impresa, immediatamente utilizzabili per far fronte agli impegni di pagamento e alle necessità operative quotidiane. Si tratta quindi di elementi patrimoniali che si possono convertire in denaro contante in modo rapido e senza rischi o perdite di valore significative, costituendo un indicatore chiave della solvibilità aziendale a breve termine.

Quadro normativo e collocazione nel bilancio

Secondo l’articolo 2424 del Codice Civile, le disponibilità liquide devono essere iscritte nell’attivo circolante, alla specifica voce C IV dello stato patrimoniale. In questa sezione rientrano esclusivamente:

  • Depositi bancari e postali
  • Assegni (esigibili a vista)
  • Denaro contante e valori bollati in cassa (francobolli, marche da bollo, ecc.)

Più in dettaglio, i depositi bancari e postali sono somme a disposizione presso istituti di credito o l’ufficio postale, liberamente prelevabili dall’azienda. Gli assegni includono titoli che danno diritto al portatore di riscuotere immediatamente la somma indicata. Nel novero delle disponibilità liquide vi sono infine i valori presenti in cassa, ossia il denaro effettivamente disponibile nei locali aziendali e altri valori assimilabili.

La caratteristica fondamentale di queste attività è la loro immediata liquidabilità e disponibilità all’uso. Solo strumenti finanziari realmente e prontamente utilizzabili – senza condizioni o vincoli – possono essere classificati in questa categoria. In presenza di vincoli di utilizzo (ad esempio, somme pignorate o bloccate), tali importi devono essere esclusi dalla voce e indicati tra i crediti, secondo le disposizioni della normativa civilistica e dei principi contabili.

Criteri per la valutazione delle disponibilità liquide

Il valore con cui le disponibilità liquide vengono iscritte in bilancio segue regole precise per garantire una rappresentazione fedele della situazione patrimoniale:

  • Depositi bancari, postali e assegni sono valutati al presumibile valore di realizzo, generalmente coincidente con il valore nominale. Se esistono dubbi sull’effettiva esigibilità o recuperabilità – ad esempio per un conto corrente oggetto di controversia – occorre ridurne il valore sulla base delle reali aspettative di incasso.
  • Denaro contante e valori bollati in cassa sono sempre valorizzati al valore nominale.
  • Le disponibilità liquide in valuta estera devono essere valutate applicando il tasso di cambio ufficiale in vigore alla data di chiusura dell’esercizio. Eventuali differenze cambio rilevate tra il valore iniziale e quello alla data di chiusura sono iscritte nella relativa sezione di bilancio.

Le regole sono definite nel principio contabile OIC n. 14 e successive modifiche, in armonia con le direttive europee recepite nell’ordinamento nazionale.

Funzione gestionale e implicazioni per l’impresa

La gestione delle disponibilità liquide assume un’importanza centrale nella vita aziendale. Queste risorse rappresentano l’ossigeno necessario per il funzionamento di base: consentono di effettuare tempestivamente pagamenti a fornitori, dipendenti e istituzioni, così come di cogliere eventuali opportunità di investimento a breve termine. Una disponibilità liquida insufficiente può esporre l’impresa a rischi di insolvenza o alla difficoltà di saldare le passività correnti.

Rientrano nella gestione della liquidità anche tutti i processi operativi relativi all’incasso dei crediti commerciali e alla pianificazione dei pagamenti. Le imprese monitorano costantemente il saldo delle proprie disponibilità liquide per prevenire eventuali squilibri finanziari e mantenere, ove possibile, margini di sicurezza utili a fronteggiare eventi imprevisti.

Dal punto di vista gestionale, in alcune analisi vengono considerati anche strumenti finanziari pronto smobilizzabili – come alcuni titoli obbligazionari, titoli di stato o azioni con elevata liquidabilità – purché cedibili senza perdita di valore e convertibili in denaro nel giro di pochi giorni. Tuttavia, tecnicamente questi strumenti sono distinti dalle “disponibilità liquide” dello stato patrimoniale e sono iscritti in altre voci.

Disponibilità liquide e flussi finanziari

Le disponibilità liquide rappresentano una cartina di tornasole della capacità aziendale di sostenere le proprie attività operative nel breve periodo. Un livello adeguato di liquidità è sinonimo di solidità finanziaria e affidabilità verso terzi: facilita l’ottenimento di finanziamenti, la negoziazione con fornitori e la gestione ordinaria.

In sede di rendiconto finanziario, il movimento delle disponibilità liquide (incrementi o decrementi) riflette l’andamento dei flussi di cassa generati dalla gestione operativa, dagli investimenti e dalle attività di finanziamento. Per tale motivo, la variazione di questa voce è oggetto di attento monitoraggio da parte di revisori, analisti finanziari e stakeholder aziendali.

Va ricordato che, nei momenti di tensione sui mercati o in caso di crisi, la facilità con cui un’impresa può disporre dei propri mezzi liquidi può fare la differenza tra la continuità e la sospensione dell’attività.

Anche nella pianificazione finanziaria personale o aziendale, la quantità di attività liquide rappresenta un fattore chiave per la valutazione della reale “ricchezza attivabile”, distinguibile da investimenti meno facilmente vendibili. Per le imprese, il mantenimento di un livello ottimale di disponibilità liquide comporta una scelta strategica che deve bilanciare sicurezza e rendimento: troppe risorse immobilizzate in cassa possono rappresentare un costo-opportunità, mentre una liquidità troppo bassa aumenta l’esposizione a rischi imprevisti.

In conclusione, le disponibilità liquide nel bilancio e nei processi aziendali costituiscono la base per la liquidità complessiva dell’impresa, elemento essenziale per affrontare le sfide quotidiane e garantire la regolare esecuzione dell’attività economica. Solo risorse immediatamente utilizzabili e prive di vincoli possono rientrare in questa categoria, in base a criteri tecnici e normativi precisi, oggetto di attenta disciplina e costante controllo in ottica di efficacia, prudenza e trasparenza.

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