Vuoi disdire il telepass? Attenzione a queste cose per non pagare penali nascoste

Disdire un contratto Telepass può sembrare una procedura semplice, ma ci sono alcune attenzioni fondamentali per evitare costi aggiuntivi o penali nascoste. Oltre alla scelta del canale per inviare la richiesta, la corretta restituzione del dispositivo e il rispetto dei tempi risultano elementi cruciali, spesso sottovalutati. Un approccio attento, informato e scrupoloso ti consentirà di chiudere l’abbonamento senza spiacevoli sorprese e senza sborsare un euro in più del dovuto.

Documentazione e dati necessari per la disdetta

Il primo passo necessario per procedere alla cancellazione è raccogliere tutti i dati personali previsti dal contratto Telepass. È essenziale avere a disposizione il codice fiscale, una copia di un documento di identità valido e il numero di contratto. Ogni modulo di disdetta, sia esso cartaceo o digitale, deve essere completamente compilato con questi dati, pena la non lavorazione della richiesta.

La richiesta di recesso deve essere accompagnata sempre da una copia chiara del documento d’identità dell’intestatario del contratto Telepass. Questa regola vale per tutte le modalità di invio della richiesta: online, raccomandata A/R, PEC o consegna diretta presso un Punto Blu o centro autorizzato. Seguire fedelmente queste indicazioni eviterà inutili ritardi nell’evasione.

Modalità per annullare senza incorrere in penali

Le opzioni disponibili per disdire il Telepass sono diverse e tutte semplici, purché si rispettino le procedure. Ecco le principali modalità:

  • Online: attraverso il portale ufficiale di Telepass, nell’area dedicata alla gestione dei contratti, si può inviare la richiesta di recesso comodamente da casa, purché si disponga di una casella PEC (Posta Elettronica Certificata).
  • Raccomandata A/R: inviando il modulo di disdetta e tutta la documentazione richiesta all’indirizzo di Telepass S.p.A., Via del Serafico 49, 00142 Roma.
  • Presso i Punti Blu: recandosi di persona nei negozi fisici Telepass, sarà possibile compilare e consegnare i moduli insieme ai documenti richiesti.

Tutte le modalità sopracitate sono sicure e riconosciute dalla società. Non ci sono costi nascosti per la chiusura del servizio; la società Telepass non richiede penali per la cessazione dell’abbonamento, né commissioni di chiusura (Telepass Base/Family e versioni Easy o Plus comprese). In sostanza, annullare il contratto Telepass è gratuito, ma solo se vengono rispettati tutti gli obblighi annessi.

Restituzione del dispositivo: la criticità principale

Il passo più importante, spesso sottovalutato, è la restituzione del dispositivo Telepass. Questo va riconsegnato entro 20 giorni solari dalla data di invio della richiesta di disdetta, indipendentemente dal canale utilizzato per il recesso. Le modalità per la restituzione sono flessibili:

  • Direttamente in uno dei Punti Blu o centri di assistenza autorizzati.
  • Spedendo il dispositivo tramite posta all’indirizzo indicato nel modulo di disdetta, utilizzando “posta assicurata” o raccomandata per tracciare la consegna.
  • Utilizzando locker o richiedendo il ritiro a domicilio tramite il servizio clienti Telepass.

La mancata restituzione nei tempi previsti rappresenta la causa principale delle penali nascoste. Se il Telepass non viene riconsegnato, viene applicata una penale che, in base al contratto, può variare dai circa 15 fino ai 30 euro per ogni apparato non restituito, con il valore esatto stabilito nei dettagli contrattuali. Alcune fonti aggiornate specificano una penale precisa di 25,82 euro per ogni apparato non restituito entro i 20 giorni (Telepass). È quindi consigliato verificare sempre la propria documentazione, per non incorrere in sgraditi addebiti in bolletta.

Dopo la riconsegna, è fondamentale richiedere e conservare la ricevuta della restituzione. Serve come prova legale che solleva da responsabilità future, nel caso di errori amministrativi o smarrimenti da parte della società.

Consigli pratici e errori da evitare

Sono molteplici gli errori comuni che possono esporre l’utente a costi aggiuntivi imprevisti al momento della disdetta. Fra i più ricorrenti:

  • Inoltrare la richiesta di disdetta, ma dimenticare di restituire il dispositivo Telepass: senza riconsegna è sempre prevista una penale.
  • Spedire il Telepass senza utilizzare un sistema tracciato e senza conservare prova della consegna: in caso di smarrimento, si rischia la penale e diventa arduo dimostrare di aver rispettato la procedura.
  • Non allegare una copia del documento di identità: la richiesta potrebbe non essere processata o richiedere tempi più lunghi.
  • Utilizzare moduli non aggiornati o non specifici per il contratto sottoscritto: le versioni Base, Easy, Plus o Pay X hanno procedure leggermente differenti per la disdetta, che vanno rispettate.

Comunicazioni e tempistiche

Dopo aver presentato la richiesta e restituito il dispositivo, l’utente riceverà una conferma scritta della chiusura del contratto. I tempi di elaborazione variano, ma generalmente si riceve comunicazione in 2-4 settimane. È prudente non cestinare immediatamente la conferma e conservarla insieme alla ricevuta della restituzione, almeno fino al primo estratto conto successivo, per il riscontro di eventuali addebiti imprevisti o contestazioni.

In sintesi, la disdetta del Telepass è un’operazione gratuita e sicura, se si esegue con precisione ogni passaggio. I rischi reali di spese impreviste derivano quasi esclusivamente dalla mancata o tardiva restituzione del dispositivo, un passaggio che non va mai sottovalutato. Con attenzione e cura, potrai annullare il tuo abbonamento senza penali né complicazioni.

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