Non potare mai questi alberi in estate: rischi di ucciderli

La potatura degli alberi è una pratica fondamentale per il mantenimento della salute e della forma delle piante, ma compiere questi interventi nel periodo sbagliato può causare danni seri e a volte irreparabili. L’estate, in particolare durante i mesi più caldi, rappresenta uno dei momenti più critici: potare alcune specie di alberi in questa stagione può comportare stress elevato e persino la morte della pianta. È quindi essenziale conoscere quali alberi non vanno mai potati in estate e quali sono i rischi connessi a un intervento maldestro.

Perché la potatura estiva può essere letale

Il periodo estivo coincide con le fasi di massima attività fisiologica delle piante: esse sono in piena fase vegetativa, impegnate nella fotosintesi e spesso già stressate dalle alte temperature e dalla siccità. Rimuovere rami in questa fase espone l’albero a una perdita rapida di acqua e zuccheri, peggiora lo stress idrico e rende il legno più vulnerabile a infezioni e parassiti. Secondo numerosi esperti, le ferite da potatura in estate si rimarginano molto difficilmente, perché la linfa circola ancora attivamente e favorisce il prosciugamento dei tessuti viventi, rendendo le piante più suscettibili alla penetrazione di agenti patogeni e alla formazione di marciumi. In alcuni casi, il rischio non si limita a provocare una crescita stentata, ma può arrivare alla morte dell’albero.

Le conseguenze più comuni della potatura eseguita in piena estate includono:

  • Collasso del metabolismo: la pianta, privata di una parte significativa della sua chioma, non riesce più a regolare la fotosintesi e il bilancio idrico.
  • Danneggiamento dei tessuti: i rami esposti improvvisamente al sole forte rischiano scottature, necrosi e distaccamenti della corteccia.
  • Maggiore esposizione a malattie: le ferite aperte sono porte d’ingresso ideali per funghi, batteri e parassiti del legno.

Tipologie di alberi particolarmente a rischio

Non tutte le specie arboree sono ugualmente sensibili alle potature estive, ma alcune manifestano una vulnerabilità accentuata. In particolare, bisogna evitare potature in estate su:

  • Alberi da frutto come meli, peri, ciliegi e albicocchi. Questi si trovano proprio in questo periodo nella fase di maturazione dei frutti o in piena ripresa vegetativa e una potatura può interrompere o compromettere la produzione e lo sviluppo futuro.
  • Alberi e arbusti che fioriscono in primavera, come il caprifoglio e la clematide. Un taglio dopo la fioritura arreca danno alle gemme e alla produzione del prossimo anno, pregiudicando la rifioritura.
  • Specie con corteccia sottile o molto sensibili al calore come il faggio, alcune varietà di acero e il carpino. Per questi tipi, il rischio di scottature e danneggiamenti è molto alto.

Solo alcune specie, come certi tipi di alberi detti “ABC”, che includono il sanguinello (Cornus sanguinea), il betulla e il castagno, tollerano meglio la potatura estiva ma in momenti precisi e non durante ondate di calore prolungate.

Momenti peggiori e alternative consigliate

La peggiore combinazione per la salute degli alberi si verifica quando la potatura viene fatta durante periodi di intensa siccità e temperature elevate. In queste condizioni, l’albero non solo deve fronteggiare la perdita d’acqua causata dalle ferite da taglio, ma subisce anche una forte riduzione della capacità di assorbimento dalle radici, con conseguenze potenzialmente mortali.

Per la gran parte delle specie, il periodo migliore per la potatura resta quello tardo-invernale o agli inizi della primavera, quando la pianta è in riposo vegetativo e le riserve energetiche sono concentrate nei tessuti principali. In alcune situazioni, si può intervenire a fine estate o inizio autunno per rimuovere ramificazioni malate o secche, ma senza eccessi e valutando la specificità della pianta.

Come proteggere gli alberi dal rischio potatura estiva

Per tutelare un giardino sano e rigoglioso è fondamentale adottare alcune pratiche di prevenzione:

  • Informarsi sempre sulle esigenze specifiche della specie prima di potare, leggendo schede botaniche affidabili o chiedendo consiglio a un esperto.
  • Evitare interventi drastici in estate, limitandosi eventualmente solo all’asportazione di rami rotti, secchi o pericolosi.
  • Programmare la potatura nei mesi più freschi e umidi, preferendo giornate nuvolose e temperature moderate.
  • Mantenere ben irrigata la pianta sia prima che dopo la potatura, anche se ridotta all’indispensabile, senza però eccedere per evitare ristagni nel terreno.
  • Disinfettare accuratamente gli strumenti di taglio prima e dopo l’uso per scongiurare la trasmissione di patogeni.
  • Non dimenticare di rispettare eventuali normative locali che regolano i periodi e le modalità di potatura, soprattutto in ambiente urbano o su specie protette.

Le conseguenze di una potatura eseguita nel periodo sbagliato sono spesso sottostimate: in molti casi, i danni non sono immediatamente visibili, ma si manifestano con il tempo sotto forma di marciumi, ristagno di umidità, seccume dei rami e costante deperimento generale della pianta. Solo la corretta conoscenza e la prudenza nell’agire possono garantire la longevità e la bellezza degli alberi, che rappresentano il vero patrimonio verde nei nostri giardini e città.

Lascia un commento