Quando si acquistano prodotti chimici, è fondamentale prestare attenzione ai codici di pericolo riportati sull’etichetta, poiché indicano rischi specifici per la salute della pelle. La presenza di queste informazioni non è solo una formalità: è un indispensabile strumento di tutela che consente di ridurre il rischio di danni che possono andare dall’irritazione cutanea fino a infezioni gravi, allergie, corrosioni e persino intossicazioni sistemiche. Questi codici e simboli, parte integrante della regolamentazione europea e internazionale, rappresentano una guida essenziale per un uso sicuro di sostanze potenzialmente pericolose.
I principali codici di pericolo relativi alla pelle
Le indicazioni di pericolo sulle etichette dei prodotti chimici sono identificate da codici come H (Hazard statements) ed EUH (European Hazard statements), accompagnati da una breve descrizione del rischio specifico. Alcuni dei più comuni codici relativi ai rischi per la pelle includono:
- H311: Tossico a contatto con la pelle. Indica che il prodotto può causare effetti gravi se assorbito cutaneamente.
- EUH 066: L’esposizione ripetuta può provocare secchezza o screpolature della pelle. Questo rischio riguarda soprattutto detergenti, solventi e prodotti industriali, che possono alterare la barriera cutanea e favorire patologie quali dermatiti.
- EUH 202: Cianoacrilato. Pericolo. Incolla la pelle e gli occhi in pochi secondi. Un contatto accidentale può risultare problematico o pericoloso.
- EUH 203: Contiene cromo (VI). Può provocare una reazione allergica. Il cromo VI, usato in alcuni pigmenti e trattamenti superficiali, è noto per il suo potenziale allergizzante.
- EUH 204: Contiene isocianati. Può provocare una reazione allergica. Gli isocianati sono presenti in resine epossidiche e adesivi e possono scatenare dermatiti allergiche.
- EUH 205: Contiene componenti epossidici. Può provocare una reazione allergica. Le resine epossidiche sono causa frequente di sensibilizzazione cutanea.
Queste sigle, spesso affiancate da simboli grafici (come il pittogramma della sostanza corrosiva o tossica), forniscono un’informazione immediata sul tipo di pericolo e sulle modalità di gestione del rischio.
Tipologie di rischio cutaneo: irritazione, corrosione e allergia
Le possibili conseguenze per la pelle derivanti dal contatto con prodotti chimici sono varie e dipendono dalla natura della sostanza, dal tempo di esposizione e dalla sensibilità individuale. Ecco le principali:
Irritazione cutanea
Molti prodotti chimici, come detergenti, solventi, acidi e basi, possono causare irritazione o secchezza attraverso l’alterazione del film idrolipidico cutaneo. I sintomi comprendono prurito, arrossamento, desquamazione e, nei casi più gravi, la formazione di ragadi e fissurazioni.
Corrosione
La corrosività di alcune sostanze, evidenziata dai codici di pericolo e dai simboli (ad esempio sostanza corrosiva), comporta la distruzione dei tessuti, con ulcerazioni e necrosi. Gli acidi e le basi forti sono particolarmente rischiosi e possono causare danni permanenti già dopo brevi contatti.
Reazioni allergiche
Alcuni componenti come il cromo VI, gli isocianati e le resine epossidiche hanno elevato potenziale allergizzante. L’esposizione ripetuta può causare la sensibilizzazione, esponendo il soggetto, anche a distanza di tempo, a manifestazioni di dermatite allergica da contatto, caratterizzata da arrossamenti, vescicole ed edema.
La funzione delle etichette e la normativa vigente
L’etichettatura di prodotti chimici è disciplinata dalle normative europee, principalmente dal regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging) che garantisce un’informazione chiara e coerente sugli effetti nocivi e sulle misure di protezione necessarie. Ogni etichetta deve riportare:
- Denominazione della sostanza
- Origine
- Simbolo di pericolo (pittogrammi GHS/CLP)
- Indicazione del tipo di pericolo (codici H o EUH)
- Consigli di prudenza
Questi strumenti sono progettati per consentire a lavoratori e consumatori di identificare immediatamente le sostanze pericolose e adottare le precauzioni appropriate.
L’uso di dispositivi di protezione individuale come guanti, indumenti a maniche lunghe e, in caso di rischio di spruzzi, occhiali e mascherine, è essenziale per ridurre la probabilità di esposizione cutanea. Inoltre, la consultazione della scheda di sicurezza (SDS – Safety Data Sheet) fornisce informazioni dettagliate sulle procedure di primo soccorso e smaltimento.
Conservanti e ingredienti chimici nei prodotti di uso comune
Anche in prodotti di uso quotidiano, come cosmetici e detergenti, possono trovarsi sostanze potenzialmente nocive. Parabeni, metilisotiazolinone e ftalati sono solo alcuni degli ingredienti controversi per cui è necessaria attenzione. In Europa, molte sostanze che destano preoccupazioni sono vietate, ma la presenza di ingredienti come i parabeni e le resine epossidiche nei prodotti a risciacquo o senza risciacquo impone attente verifiche sui simboli di pericolo e sulla lista degli ingredienti.
Alcuni di questi composti sono considerati probabili cancerogeni o neurossici. Sebbene sia obbligatorio dichiarare, almeno parzialmente, la loro presenza, il consiglio è quello di scegliere prodotti con etichette trasparenti e chiare.
Prevenzione e gestione del rischio cutaneo chimico
La prevenzione dei danni da prodotti chimici passa da una comprensione attenta delle informazioni in etichetta e dall’utilizzo delle protezioni personali adeguate:
- Leggere sempre il codice di pericolo e le indicazioni di rischio. In caso di dubbi, consultare la scheda di sicurezza associata al prodotto.
- Usare guanti appropriati: il tipo di guanto dipende dalla sostanza, pertanto è importante non affidarsi solo alla plastica generica, ma adottare materiali resistenti e idonei.
- Evitare il contatto diretto, specialmente se si hanno lesioni o screpolature sulla pelle, che facilitano l’assorbimento delle sostanze chimiche.
- Lavarsi immediatamente in caso di esposizione e ricorrere a visite mediche in caso di sintomi persistenti.
Investire tempo nella formazione e nell’ sulla pericolosità dei prodotti chimici, in ambito lavorativo e domestico, rappresenta la migliore strategia per proteggersi da dermatiti, allergie e lesioni più gravi. Le etichette non sono un dettaglio trascurabile ma l’elemento guida principale per una gestione sicura delle sostanze.
Infine, ricordare che anche una breve esposizione a prodotti con determinati codici di rischio può comportare conseguenze rilevanti. Per questo è sempre necessario seguire scrupolosamente le indicazioni riportate in etichetta e informarsi sulle sostanze presenti nei prodotti che utilizziamo ogni giorno.