Quando si parla di vincite al SuperEnalotto, uno dei principali dubbi del pubblico riguarda la commissione trattenuta dalla ricevitoria al momento del pagamento del premio. Spesso si attribuisce alle tabaccherie una percentuale consistente sulla vincita, soprattutto in occasione delle cifre più elevate. Tuttavia, la realtà normativa differisce nettamente da questo luogo comune: il titolare della ricevitoria non percepisce nessuna quota aggiuntiva collegata al valore del premio riscosso, ma applica esclusivamente delle commissioni fisse per il pagamento delle vincite di fascia media e bassa, oltre all’aggio originario sulla giocata stessa.
Come funziona effettivamente la commissione di ricevitoria sulle vincite
L’importo che la ricevitoria trattiene sulle vincite pagate in loco è regolamentato dal concessionario (Sisal), con cifre ben definite e pubblicate ufficialmente. Queste commissioni sono a carico del vincitore e vengono dedotte al momento del ritiro del premio. La struttura è la seguente:
- Nessuna commissione per tutte le vincite fino a 100 euro
- 1,03 euro di commissione per vincite da 100,01 a 300 euro
- 3,10 euro di commissione per vincite da 300,01 a 1.000 euro
- 6,20 euro di commissione per vincite da 1.000,01 a 5.200 euro
Questi importi sono identici su tutto il territorio nazionale e non dipendono dalla ricevitoria specifica. Per le vincite superiori a 5.200 euro non è prevista alcuna commissione aggiuntiva da parte della ricevitoria. Si passa, invece, alla riscossione presso una filiale bancaria convenzionata, sempre sotto la supervisione di Sisal.
Da notare che la ricevitoria non guadagna nulla di extra sulle maxi vincite, come spesso viene erroneamente riportato: tutto ciò che spetta all’esercente è l’aggio sulla giocata, ossia una percentuale sul costo del biglietto venduto, che generalmente si attesta attorno all’8% del valore della schedina o del biglietto stesso. Se, ad esempio, un cliente gioca 5 euro e vince una cifra milionaria, il guadagno del tabaccaio rimane fisso (40 centesimi dall’aggio) indipendentemente dall’entità della vincita.
Vincite, commissioni e fiscalità: cosa deve sapere il vincitore
La fase di riscossione delle vincite al SuperEnalotto è soggetta a precise regole anche dal punto di vista fiscale. Le commissioni applicate sulle vincite sono completamente scollegate dalla trattenuta fiscale. Il pagamento delle imposte non è responsabilità della ricevitoria, ma viene gestito direttamente dal concessionario di gioco. Dal 1° marzo 2020, infatti, tutte le vincite superiori ai 500 euro sono soggette a una tassazione del 20%. Per importi inferiori la vincita è invece totalmente esente da imposizione fiscale.
Questo significa che il vincitore riceve l’importo della vincita, meno la commissione se prevista (dunque da 1,03 a 6,20 euro secondo l’importo pagato in ricevitoria) e, eventualmente, la trattenuta fiscale del 20% direttamente sottratta dal concessionario. La ricevitoria rilascia al vincitore un documento comprovante il pagamento dell’imposta, utile anche per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Ricevitoria fisica e riscossione online: piccole differenze pratiche
Per chi gioca online, le vincite fino a 5.200 euro vengono accreditate direttamente sul conto di gioco, senza necessità di passare dalla ricevitoria. Solo per cifre più elevate si applicano le stesse modalità previste per premi riscossi in ricevitoria fisica, inclusi la richiesta di documenti d’identità e la compilazione di appositi moduli.
La verità sulla “bufala” delle commissioni milionarie
Nell’immaginario collettivo, soprattutto grazie ai grandi media, persiste la falsa convinzione che il tabaccaio che ha venduto il biglietto vincente riceva una percentuale della somma premiata. In realtà, secondo regolamenti e testimonianze dirette, la commissione percepita dalla ricevitoria è invariata, anche in presenza di maxi vincite: nessun extra, nessuna cifra proporzionale ai milioni vinti.
Il compenso diretto del rivenditore resta sempre limitato a:
- L’aggio sulla singola giocata
- La piccola commissione (fissa, non proporzionale) sulla vincita pagata localmente, entro il limite di 5.200 euro
Qualsiasi ulteriore guadagno diretto da parte della ricevitoria è da ritenersi una “bufala”, non prevista dalla legislazione vigente, che regola con precisione i rapporti economici tra concessionario e punti vendita. Il “beneficio” indiretto può essere rappresentato solo dalla maggiore notorietà e incremento successivo della clientela, ma nulla di più dal punto di vista economico immediato.
Guadagni della ricevitoria: commissioni sulle giocate e altre fonti di ricavo
Gestire una ricevitoria Sisal, oggi, rappresenta per molti esercizi commerciali una forma di guadagno complementare al business principale. Il motore del ricavo è sostanzialmente legato alle commissioni sulle giocate: ogni schedina venduta, ogni biglietto per il SuperEnalotto, porta in cassa una percentuale fissa dell’importo pagato dal cliente. Su questa base l’esercente costruisce il proprio margine operativo. Le commissioni sulle vincite, invece, rappresentano solo una fonte di guadagno marginale, sempre determinata secondo fasce stabilite e del tutto indipendente dal valore della vincita.
Alcuni rivenditori, in quanto “fortunati” per aver consegnato premi importanti, possono beneficiare di pubblicità gratuita, picchi di clientela attratta dalla fama della ricevitoria, celebrazioni locali e un incremento temporaneo delle vendite. Tuttavia, in termini di ricavi reali, il compenso resta sempre ancorato alla struttura di commissione e aggio sopra illustrata, senza eccezioni neppure in occasione delle vincite multimilionarie.
Da numerose testimonianze emerge che la vera gratificazione per le ricevitorie, davanti ai grandi eventi del SuperEnalotto, consiste spesso in un brindisi, una foto ricordo o la popolarità locale, più che in un assegno proporzionato al valore della vincita. Il sistema si basa su trasparenza e regole uniformi, a tutela sia dei giocatori che degli esercenti, così da assicurare che tutta la vincita arrivi direttamente e integralmente nelle mani del vincitore, al netto delle commissioni fisse e delle imposte di legge.